sabato 25 ottobre 2014

Coppelia Theatre omaggia Remedios Varo



Due destini: entrare in un quadro surrealista con Coppelia Theatre

di Felice Carlo Ferrara


 Remedios Varo e una delle sue opere pittoriche

Remedios Varo è stata una delle voci più interessanti del surrealismo messicano, eppure non ha mai goduto di una fama equivalente a quella di Frida Khalo e il suo nome rimane decisamente poco noto. Di fatto le figure ambigue che popolano le sue opere non sono prive di fascino e sembrano portare lo spettatore in una dimensione sì onirica, ma anche lontana nel tempo: si respira infatti la stessa atmosfera rarefatta di certi dipinti del gotico internazionale o della prima metà del Quattrocento, con uomini o donne simili ad alchimisti, chini su carte misteriose, intenti forse a mischiare nozioni astronomiche e leggi matematiche ad intuizioni metafisiche, o con spiriti che rievocano antiche superstizioni. 


Tutto questo, però, trasformato dall'azione deformante del sogno, che, attraverso segrete reti di associazioni, inserisce nel quadro elementi del tutto inaspettati, rinnovandone i suoi significati. Così uno studioso si riveste dello stesso piumaggio degli uccelli che analizza, oppure un soffitto si affloscia come un lenzuolo appoggiandosi sulla punta di una decina di orologi a pendolo. 



Ci sono probabilmente molti riferimenti autobiografici, ma la pittura di Remedios Varo, nata in Spagna, ma naturalizzata messicana, sembra dare un volto a un universo collettivo che si annida nell'incoscio di ognuno di noi.



Coppelia Theatre ha voluto farle un omaggio con Due destini, spettacolo per burattini dall'impianto molto semplice, ma ricco di piccoli dettagli, come i quadri della stessa Varo. E proprio partendo da due opere in particolare della pittrice, la compagnia ha creato uno spettacolo che trasporta il pubblico nella mente creativa dell'artista, ricostruendo un ambiente dai risvolti esoterici e offrendo immagini dal sapore nettamente onirico.


Le due opere a cui Coppelia si è ispirata per Due destini

Si comincia con l'ingresso piuttosto inquietante di uno spirito che sembra praticare un rito magico; 



quindi compaiono la due marionette protagoniste dello spettacolo. E si tratta di meccanismi davvero straordinari: la bravissima Coppelia, infatti, li maneggia con grande abilità e riesce a far fare alle sue creature cose mai viste, come impugnare una matita e disegnare una figura geometrica, o prendere una posata per imboccare qualcuno o accendere un fuoco. 


 Le marionette da polso di Coppelia Theatre, protagoniste di Due destini

Si tratta di marionette da polso particolarmente sofisticate, dotate di congegni in ferro che permettono loro l'articolazione delle dita, il movimento degli occhi e delle palpebre. Sono in pochi a saperle usare e in pochissimi nel mondo a saperle realizzare: Vladimir Zakharov Yakovlevich, che ha creato il primo prototipo alla fine degli anni '90, e, appunto, Coppelia, sua prima allieva. L'artista è peraltro dotata di un notevole talento scultoreo che le permette di dare alle sue marionette un aspetto estetico particolarmente gradevole.

Due destini è quindi uno spettacolo più unico che raro; piuttosto breve (25 minuti circa), privo di dialoghi ed anche di un impianto narrativo, si concentra più che altro sulla suggestione delle immagini e delle atmosfere e sulle capacità delle due marionette.

Sicuramente da vedere.


Coppelia Theatre
Due Destini

Regia: Marta Cuscunà e Marco Rogante
Ideazione e macchine sceniche: Coppelia
Musiche originali suonate dal vivo: Patrizia Mattioli
Disegno luci: Emiliano Curà

mercoledì 22 ottobre 2014

Teatro Verdi sulla diritta via



La diritta via: una scelta decisa di impegno civile per il Teatro Verdi di Milano

di Felice Carlo Ferrara

Non ci sarà solo teatro di figura al Teatro Verdi. L'IF, che proporrà appuntamenti sempre diversi nel corso di tutta la stagione, sarà infatti affiancato da un cartellone dedicato ai giovani e agli adulti che, intitolato La diritta via, colpisce per lo spiccato indirizzo verso l'impegno civile e per la forte presenza della musica. Un teatro, quindi, che vuole affondare nei mali della nostra società, come Dante si addentrava negli abissi infernali alla ricerca della diritta via.
"Non è una stagione neutra", ha detto Silvio Oggioni del Teatro Verdi, "ma abbiamo scelto un forte impegno sociale per riflettere sulle questioni della contemporaneità".

Giuliano Turone presenta lo spettacolo Francesca da Rimini
L'apertura sarà così affidata al magistrato Giuliano Turone che, affiancato dall'attrice Alessandra Mandese, racconterà la celeberrima vicenda di Francesca da Rimini, inserendola in un più ampio quadro dedicato alla violenza sulle donne; significativa anche la presenza del giornalista Daniele Biacchesi, che da qualche anno porta nei teatri le sue inchieste e le sue denunce. Al Verdi, affiancato dal cantante e musicista Giangioberto Monti, porterà Coluche e Reanaud: un episodio di storia recente della Francia che tenta nel contempo di riflettere sull'ascesa di Grillo nell'attuale panorama politico italiano.

La compagnia La Confraternita del Chianti legge un brano dal Pentateuco
Alla Confraternita del Chianti, invece, è affidato un progetto triennale di analisi del fenomeno della migrazione che parte da una rilettura in chiave inedita di alcuni brani della Bibbia. Si comincerà nel febbraio del 2015 con Genesi-Pentateuco, con cui, ispirandosi all'episodio della Torre di Babele, si affronterà il tema della diversità linguistica, prima e fondamentale barriera all'integrazione per un immigrato.

Farneto Teatro mostra un mnologo tratto da Buon Lavoro
Buon lavoro di Farneto Teatro tratterà invece il tema del lavoro precario attraverso una serie di monologhi ispirati a interviste raccolte da ben 12 attori distribuiti nelle diverse regioni, mentre a fine gennaio Nudoecrudo Teatro celebrerà il settantesimo anniversario della Liberazione con Sull'Italia calavan le bombe, diario scritto da una tredicenne tra il '43 e il '44 interpretato e musicato da tre attrici.

 Nudoecrudo Teatro in Sull'Italia calavan le bombe

 Un momento della presentazione di Poetry in Motion e L'eccezione e la regola

Poetry in Motion e L'eccezione e la regola vedranno invece confluire in scena il lavoro degli operatori di Arca Onlus e delle Botteghe d'Arte e i versi toccanti di vecchi ospiti dell'ospedale psichiatrico Paolo Pini oggi raccolti in un volume.

La compagnia Mignolli e Antonio Piotti presentano Il banco vuoto
Parlerà di adolescenti problematici Il banco vuoto della compagnia Mignolli, ispirato all'omonimo libro dello psicoterapeuta Antonio Piotti, che si dedica da anni al problema dei ritirati sociali. Attraverso la parabola di un ragazzino immaginario "recluso" nella propria stanza, si parlerà di quegli adolescenti che, non riuscendo ad assumere serenamente un'identità maschile durante la propria maturazione, si sottraggono alla vita reale, annullando la propria corporeità per assumerne una virtuale.
Renata Coluccini, invece, completerà la sua ideale trilogia sui giovani e le dipendenze, cominciato con Binge drinking, proseguito nel 2014 con Nella rete, e ora verso la sua conclusione con Io me la gioco, spettacolo che si propone di riflettere sul vizio del gioco d'azzardo nei ragazzini attraverso lo sguardo di due adulti, un'insegnante e un genitore.

 Angelo Pisani parla di Contofinoatre
Idea insolita, infine, quella di creare un appuntamento mensile fisso con Angelo Pisani, l'attore comico che negli ultimi anni sul suo portale Contofinoatre racconta con ironia la fatica di essere padre. E proprio partendo dai testi redatti per la rete, l'interprete racconterà a teatro "una figura non protagonista nella famiglia, quella del padre che, nell'idea comune di famiglia, è sempre la figura meno centrale".
Non resta quindi che sperare che il forte impegno scelto dalla direzione artistica del teatro possa portare tra il pubblico una nuova coscienza sui problemi della nostra contemporaneità.

giovedì 16 ottobre 2014

IF, festival di teatro di immagine e figura



IF, il teatro di immagine e figura che vedremo quest'anno a Milano

di Felice Carlo Ferrara


Torna anche quest'anno IF, il Festival internazionale dedicato al teatro di immagine e figura organizzato dal Teatro del Buratto e giunto quest'anno alla sua ottava edizione. Si tratta di una delle realtà più interessanti della scena milanese per scoprire nuovi linguaggi e le più varie sperimentazioni teatrali. Lo ha presentato Silvio Oggioni al Teatro Verdi con qualche piccola anticipazione per la stampa. 

 Silvio Oggioni presenta l'VIII edizione di IF Festival

 Un'immagine da Due Destini di Coppelia Theatre

Si comincerà ad ottobre con Due destini di Coppelia Theatre, spettacolo che rievoca il mondo pittorico dell'artista surrealista Remedios Varo, sfruttando le potenzialità delle marionette da polso, tipologia di pupazzi particolarmente elaborata nata alla fine degli anni '90 che garantisce in scena movimenti molto sofisticati.
Spazio anche alla tradizione con la compagnia praghese Karromato che inscenerà La festa dell'imperatore, opera per marionette nella quale si racconta uno scorcio della vita di Mozart animando una replica in miniatura dei teatri barocchi. 

 Gli stranieri di Nudoecrudo teatro

La compagnia Nudoecrudo presenterà invece Gli stranieri, ispirato ancora una volta a un'opera dell'autore e illustratore svizzero Armin Greder metafora del conflitto israelo-palestinese, ma anche riflessione più generale delle dinamiche universali dell'egoismo e della sopraffazione.
Il compositore Max Vandervorst porterà invece in scena la sua Sinfonia di oggetti abbandonati e pianoforte temperato, spettacolo musicale molto fortunato in cui oggetti comuni, dall'aspirapolvere all'innaffiatoio, sono utilizzati come insoliti strumenti musicali.
Corazón Corazón di Bettini, KaSoKa e Molnàr racconta invece la storia vera di un teatro romano in cui l'avanguardia deve convivere con una compagnia di burattinai, in un misto di codici e linguaggi.

 Il cielo degli Orsi di Teatro Gioco Vita

Presso lo spazio Pime, invece, saranno ospitati l'apprezzatissimo Il cielo degli Orsi, spettacolo ad ombre di Teatro Gioco Vita, già presente nella passata edizione del Festival Segnali, la fiaba della compagnia dei Burattini Cortesi, E vissero felici e contenti, e lo spettacolo tutto ad immagini e luci ispirato alla pittura astratta di Klee, Kandinsky e Mondrian Colori di Teatro dei Colori. Infine il teatro su nero sarà naturalmente presente con alcune delle migliori produzioni del Buratto: Babebibo... Blu, Il mio amico mostro, Giocagiocattolo, e Nei Cieli di Mirò.

 Giocagiocattolo di Teatro del Buratto

Nei cieli di Mirò di Teatro del Buratto

La vera novità di quest'anno sarà poi segnata dall'introduzione di una nuova sezione dedicata all'arte performativa, denominata IF permorming art district, realizzata attraverso una collaborazione del teatro Verdi con la galleria Bianconi e una con l'istituto Cervantes Milano. Il primo appuntamento sarà con un artista malese, H. H. LIM che proporrà in esclusiva una sua nuova installazione, mentre il secondo consisterà in un workshop sul teatro visuale condotto dall'artista catalano Joan Baixas che culminerà in una performance collettiva.
Chiuderà infine il festival E scrisse o come Orlando, sofisticata produzione del Buratto già ammirata nella passata edizione e ora scelta per rappresentare il Buratto durante il periodo di apertura dell'Expò.

 E scrisse O come Orlando, produzione Buratto