mercoledì 27 marzo 2019

Tap Ensemble e il Don Giovanni

DON GIOVANNI IN MASCHERE E GUARATTELLE





Recensione di Felice Carlo Ferrara

Don Giovanni, noto seduttore, per le sue conquiste non esita a compiere i peggiori misfatti e, soprattutto, non disdegna di manipolare il suo fedele servitore, che deve così districarsi tra mille disavventure, fino a rischiare la vita stessa sul patibolo, per il proprio padrone. Una graduale presa di coscienza porta tuttavia il servitore a sciogliere il giogo che lo teneva sottomesso al suo padrone, capovolgendo la situazione in suo favore e lasciando infine che la giustizia si abbatta sul cinico Don Giovanni.

La compagnia Tap Ensemble sceglie di rielaborare il Don Giovanni di Moliere, non tanto per indagare il mito dell’iconico personaggio, quanto per sperimentare un gioco di interazioni tra due linguaggi scenici di fatto molto diversi e tuttavia avvicinabili, perché entrambi riconducibili a un codice grottesco: burattini e commedia dell’arte. Grandi maschere entrano così nello spazio scenico, scompaiono chiudendosi in un cassone, che si rivela d’un tratto un teatro dei burattini, e da qui riemergono sotto forma di guarattelle, minute nelle dimensioni, ma sorprendentemente potenti a livello scenico.

Il gioco funziona, anzitutto perché a sposare le due forme teatrali è una forte consapevolezza della loro origine popolare che si esprime nella propensione allo scherzo, all’ironia, alla gag reiterata, e, a livello contenutistico, nell’intento di esprimere la forza del popolo a discapito di un mondo dispotico, retto su privilegi di élite dall’irriducibile cinismo, forse incrollabili nel mondo reale, ma non nella finzione scenica, che si apre invece alla speranza di un riscatto e di un trionfo della giustizia. 




Lo spettacolo risulta quindi estremamente piacevole, senza privarsi di un suo valore etico al di là della sua leggerezza. Molto efficaci tante trovate sceniche e lodevole l’idea, al centro di tutto lo spettacolo, di un cassone in continua trasformazione, capace quindi di mutarsi in bara, in porta a più sportelli, in una torre e, ovviamente, in un teatrino. Infine tra tutti spicca sicuramente Luca Ronga con un lavoro sulle guarattelle davvero superlativo.


DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
da Moliere
attori: Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianuca Soren
guarattelle Luca Ronga
regia Ted Keijser
musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo
disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini - Atelier della luna
maschere Andrea Cavarra
disegno luci Maddalena Maj
ombre Federica Ferrari
testo Nicola Cavallari e Luca Ronga adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble
costumi Licia Lucchese
luci e fonica Alessandro Gelmini Davide Giacobbi
produzione Teatro Gioco Vita, Tap Ensenble
in collaborazione con Atelier della Luna, Balrog, La Bagatella, Macherà, Teatro delle Temperie
produzione Teatro Gioco / Tap Ensemble

visto presso il Teatro Verdi di Milano, il 22 marzo 2019, IF festival