venerdì 19 aprile 2019

Nei cieli di Mirò

Mirò e il mondo onirico per esplorare la nostra mente 
e riscoprire la nostra emotività

recensione di Felice Carlo Ferrara



Una ragazzina in ospedale deve affrontare un'operazione. Chi non si sentirebbe un po' agitato al suo posto? Ma ogni difficoltà può nascondere qualcosa di piacevole. In questo caso è la promessa di un sogno speciale proprio durante l'operazione, un sogno in cui vedere le cose più belle. Per la nostra protagonista non c'è niente di meglio di un cielo blu, ed ecco che, appena si addormenta, viene catapultata proprio lì! Davanti a lei una splendente volta celeste e... sorpresa! Anche il cielo ha una cicatrice! E' un piccolo taglio da cui si può entrare per esplorare un universo apparentemente lontanissimo dal nostro e, in realtà, estremamente vicino a noi, perché proprio lì si nascondono i ricordi più intimi, quelli legati alla storia della nostra famiglia. 



Con questo spettacolo il Teatro del Buratto spiega tutte le sue possibilità creative per offrire allo spettatore un'immersione in un mondo onirico, che sia al contempo un viaggio tra i segni e le forme dell'arte straordinaria di Joan Mirò: e bisogna dire che le sue figure si prestano perfettamente a ricreare un mondo folle e bizzarro, come lo è spesso la nostra mente in cui i ricordi e le emozioni si trasfigurano secondo meccanismi in parte ancora misteriosi e proprio per questo tanto affascinanti.  
Niente di meglio, inoltre, del teatro su nero come linguaggio, per la sua straordinaria ricchezza di soluzioni visive che meglio di ogni altra cosa possono rendere le atmosfere illogiche e surreali di un sogno. 
Si aprono così, come tante finestre incastrate una nell'altra, quadri di grande forza visionaria, tra cui spiccano l'apparizione dell'imponente signora Mills nello sfogo quasi triviale della sua rabbia, i serpenti ombra che, sibilando, innervano di paura la mente della bambina, e, infine, la vitalità giocosa del circo in cui i genitori della bambina sono dipinti con leggerezza e levità. Ogni quadro per approfondire un determinato stato d'animo e accompagnare così il bambino nella comprensione delle proprie emozioni e, nel contempo, un invito a gettare uno sguardo sulla storia della propria famiglia e scoprire la propria singolare identità.  
Nei cieli di Mirò è dunque uno spettacolo ricco sul fronte inventivo e nel contempo attento al dato drammaturgico, come raramente accade. 
Va inoltre evidenziato che proprio prodotti come questo, fondati su un intenso lavoro di sperimentazione visiva e sull'eccellenza della tecnica d'animazione, alla base stessa di un linguaggio peculiare come il teatro su nero, possono dimostrare al comune spettatore quanto il teatro, con le sue forme espressive così sorprendenti e uniche, sia necessario e insostituibile come specifica forma d'arte e d'intrattenimento. 


NEI CIELI DI MIRO'


liberamente ispirato ai quadri di Mirò e al racconto di Daniel Pennac “Il giro del cielo
ideazione e ricerca formale Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Marialuisa Casatta, Nadia Milani
con la collaborazione di Luca Massiotta
regia Jolanda Cappi, Giusy Colucci
in scena Serena Crocco, Elena Giussani, Nadia Milani, Matteo Moglianesi
scene e oggetti realizzati dal laboratorio del Teatro del Buratto da Raffaella Montaldo, Elena Borghi, Marialuisa Casatta, Nadia Milani, Angela Fracchiolla, Elena Veggetti, Paolo Pili
disegno luci Marco Zennaro
musiche Mauro Casappa
direttore di produzione Franco Spadavecchia
produzione: TEATRO DEL BURATTO

Visto il 31 marzo 2019 presso il Teatro Munari di Milano