Wunderkammer: ritrovare la meraviglia
Recensione di Felice Carlo Ferrara
In un mondo dove
la tecnologia ci porta in un istante in ogni parte del mondo, svelando ogni più
piccolo angolo di questa terra e fornendo una risposta immediata ad ogni
domanda, anche prima che una domanda venga effettivamente posta, l'esperienza
forse più desiderabile è tornare a quello stato di ingenuità e ignoranza che
dovevano avere gli uomini prima che ogni tecnologia fosse diffusa, quando la
mente doveva ancora animarsi con tante domande a cui poteva rispondere più
l'immaginazione che una verità oggettiva.
Accettiamo allora
volentieri la proposta di Wunderkammer, uno spettacolo che ci riporta in
atmosfere ottocentesche facendoci entrare in un cupo e misterioso gabinetto in
cui la ricerca naturalistica ha ancora un odore di fantasticherie bizzarre. Qui
tre marionettisti ci svelano una stravagante galleria di creature dal sapore
esoterico eppure osservate con una pretesa scientifica, con la magnifica
naiveté che avremmo avuto in altre epoche e che può restituirci uno sguardo
ancora infantile sul mondo e quindi carico di meraviglia, quella meraviglia che
il titolo dello spettacolo promette di restituirci per sottrarci per un'ora ad
una realtà invece così priva di immaginazione.
Osserviamo allora
rapiti la sfilata di queste piccole figurine dall'aspetto spesso demoniaco,
mostruoso e deforme, eppure capaci di suscitare anche tanta tenerezza, forse
perché nate dalla fantasia del nostro io bambino di cui conservano ancora il
carattere semplice e nello stesso tempo un po' folle.
La compagnia
tedesca è peraltro tra le eccellenze a livello internazionale in fatto di
figure animate e lo dimostra bene anche in questa produzione dove la marionette
sono create con una qualità tecnica e un gusto estetico ineccepibili, e dove
l'esibizione dell'abilità dei marionettisti non va a discapito, ma anzi nutre
la poesia dello spettacolo. Di grande efficacia anche il commento sonoro dello
spettacolo che aiuta lo spettatore a immergersi nell'atmosfera magica di questo
stanzino delle meraviglie.
Lo spettacolo è
incluso in IF festival, imperdibile rassegna internazionale dedicata al teatro
di figura contemporaneo, promossa come ogni anno dal teatro del Buratto e
ospitata presso il Verdi di Milano.
Wunderkammer, cabinet of curiosities
Performers e pupazzi Alice Therese Gottschalk, Raphael Mürle e Frank Soehnle
Musica “Wunderkammer” di Michael Wollney e Tamar Halperin
Coreografia Lisa Thomas
Costumi Evelyne Meerschaut
Con il supporto di Landesverband freier Theater Baden-Württemberg Fonds Darstellende Künste
FITZ Figurentheaterzentrum Stuttgart Förderkreis Figurentheater Pforzheim
Theater in den Pferdeställen Tübingen
visto sabato 1 dicembre presso il teatro Verdi di Milano
Musica “Wunderkammer” di Michael Wollney e Tamar Halperin
Coreografia Lisa Thomas
Costumi Evelyne Meerschaut
Con il supporto di Landesverband freier Theater Baden-Württemberg Fonds Darstellende Künste
FITZ Figurentheaterzentrum Stuttgart Förderkreis Figurentheater Pforzheim
Theater in den Pferdeställen Tübingen
visto sabato 1 dicembre presso il teatro Verdi di Milano