Teatro Libero, libera associazione di nuove energie culturali
Di
Felice Carlo Ferrara
Corrado d'Elia in "Novecento", spettacolo che ha aperto la nuova stagione del Teatro Libero
Socializzazione
e fervore produttivo. Queste le parole chiave per cogliere l'idea di
teatro secondo la direzione del Libero, per cui la concentrazione di
energie e lo scambio tra artisti e pubblico sono da considerarsi priorità. Negli ultimi anni la sala
ha visto così susseguirsi cartelloni molto ricchi in cui, tra i
classici raccontati dalle intense interpretazioni di Corrado d'Elia,
si sono fatte strada la spontaneità e la vitalità di molte nuove
voci.
È
il risultato del progetto TLLT, ovvero Teatro Libero Liberi Teatri,
una sorta di residenza offerta dalla struttura per ben 12 compagnie
che hanno potuto scrivere in piena autonomia artistica, provare e
sviluppare spettacoli teatrali in un rapporto di reciproco sostegno,
condivisione e scambio di idee. Anche quest'anno, quindi, la stagione
sarà la somma di un anno di lavoro organizzato entro questi termini,
con tante nuove produzioni, frutto dell'associazione delle giovani compagnie coinvolte
nel progetto, alternate da alcune riprese di vecchi successi.
Corrado d'Elia e Corrado Accordino alla conferenza stampa per presentare la nuova stagione del Teatro Libero
"Qualche
anno fa", ha affermato Corrado d'Elia, direttore artistico del
Libero insieme a Corrado Accordino, "il nostro teatro ha avuto
un cambio di pensiero e si è mutato in una residenza osservatorio
per giovani teatranti. L'idea è partita da una proposta di Claudia
Negrin, ora presidente di TLLT. Grazie a questo progetto oggi una
serie di compagnie hanno qui una casa".
E
in effetti anche durante la conferenza stampa dedicata alla
presentazione della stagione, si respira nel teatro un clima di
serena amicizia tra tutti gli artisti e si avverte il rapporto di
confidenza tra le compagnie e i direttori della struttura. Un legame
che ha convinto tutti i membri a intraprendere quest'anno per la
prima volta anche due produzioni comuni. La prima porterà in scena
un grande classico del teatro, "Hedda Gabler" di Ibsen, testo non
facile che sarà diretto da Cristina Pezzoli e vedrà Monica Faggiani
nella parte principale.
Tobia Rossi con Corrado d'Elia
La
seconda coproduzione partirà invece da una drammaturgia di Tobia
Rossi, autore prolifico per il Libero, già firma degli spettacoli
della scorsa stagione "Portami in un posto carino" e
"Assassine"; si tratta di "Bagnati" e riporterà
in scena il tema dell'omofobia. Si vedrà così una famiglia
protagonista dell'alta finanza costretta a fare i conti con
l'omosessualità del rampollo della casata. "L'argomento è
l'imbarazzo in un contesto di poca comunicazione", spiega il
drammaturgo, "quando la corporeità entra prepotentemente in
scena riportando a galla la sessualità".
Nuove
produzioni verrano inoltre dalla compagnia Fenice dei Rifiuti, in
cartellone con "Nunca Màs", che tenterà un parallelo tra
il dramma dei desaparecidos e le violenze della Genova del 2001, e
"Il sacrificio del fieno", sulle contraddizioni della
Resistenza; quindi dalla compagnia Merenda arriverà la commedia "La
memoria dell'acqua", dal Circolo Bergman "Le affinità
elettive", che traspone ad oggi il testo di Goethe, e una
rilettura del celebre romanzo "Lolita", e da Chronos lo
spettacolo "Fragile/Kyoto" che parlerà dell'amore come
sentimento difficile da conquistare, e il monologo "La mia massa
muscolare magra", ancora scritto da Tobia Rossi.
Daniele Pitari in "La mia massa muscolare magra"
La
compagnia La danza immobile/Teatro binario 7 presenterà invece "Elevati e lavati" di Paola Galassi, spiritosa riflessione sui rapporti
umani ambientata nell'angusto spazio di un ascensore, e "Dell'amore e
d'altri demoni" da Gabriel Garcia Marquez con la regia di Accordino,
che guiderà anche Silvana Fallisi in "La morte balla sui tacchi a
spillo", rocambolesca veglia in una Sicilia degli anni 60.
Skené
tornerà al Libero con la commedia "Coniugi", con "Fuochi" di Marguerite
Yourcenar e racconterà infine la guerra con il monologo "La notte che
il nulla inghiottì la terra".
Sarà
invece il dodicesimo anno consecutivo per "Rumori fuori scena" di
Claudia Negrin, commedia brillante sul mondo del teatro sempre richiestissima dal pubblico
milanese.
Andrea Brunello in "Il principio dell'incertezza"
Spiccano
poi due spettacoli della compagnia Arditodesio/Teatro Portland,
entrambi scritti da Andrea Brunello, che tentano una fusione di
fisica e teatro: "Il principio dell'incertezza" e "Torno
indietro e uccido il nonno", infatti, affondano il primo nei
misteri della meccanica quantistica e il secondo nell'interrogativo
mai estinto sulla natura del Tempo.
Monica Faggiani ne "La locandiera"
Tornano
certamente anche alcune tra le più apprezzate interpretazioni di
Corrado d'Elia che apre la stagione con "Novecento" di Baricco, e
soprattutto ripropone la spumeggiante "Locandiera", con costumi e
scenografie tutte di plastica al servizio di una regia che spinge a
tutta forza sulle potenzialità comiche del testo. Ancora D'Elia sarà
protagonista de "La leggenda di Redenta Tiria", ambientato
in un paese sardo in cui si concentra il più alto numero di suicidi
al mondo, e della nuovissima produzione che vedrà il Libero e il
Teatro Litta associati per una reinterpretazione della tragedia di
Amleto, vista come ricordo dagli occhi di Orazio.
Le immagini in anteprima di "Amleto", con Corrado d'Elia, in scena al Teatro Litta dal 25 novembre al 7 dicembre
A Monica Faggiani sono invece affidate le interpretazioni degli ultimi
due lavori di Corrado d'Elia: "Mercurio", in cui una
infermiera, raccogliendo frammenti di mercurio, tenterà di
restituire uno specchio e quindi una identità a una donna che, pur
bellissima, vive isolata, convinta da un marito geloso di essere di aspetto repellente; e
"Questa sono io", da un testo di Federico Guerri che
affronta la società attuale e i falsi miti della televisione. Sarà così questo spettacolo a chiudere, nel luglio 2015, la nuova stagione del Libero.
La scenografia di "Mercurio"
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