Lupi buoni e tori con le ali: quando nel nostro immaginario irrompe la diversità
Di Felice
Carlo Ferrara
C’è un posto dove hanno origine tutte le storie: una sorta di
grande fabbrica in cui ogni possibile protagonista trova una collocazione
precisa: il lupo cattivo ha il suo spazio in un cassetto in alto a destra, il
topo dispettoso sulla sinistra, la farfalla poco al di sotto e naturalmente non
manca un posto per i draghi! Tutti gli animali più amati dai bambini sono
pronti per essere lanciati nel mondo delle storie… almeno quasi tutti. Quando
nel grande archivio compare un toro con le ali, infatti, sembra impossibile
classificarlo in modo preciso. Chi ha mai sentito parlare di un toro con le
ali? E chi può prevedere se sarà buono o cattivo, socievole o astioso, allegro
o malinconico? Senza un’etichetta
prefissata non è possibile entrare nel meccanismo delle storie e questa
decisione sembra escludere il nuovo arrivato. Ma basta davvero questo a
risolvere il problema? Il toro con le ali sembra infatti avere una naturale
predisposizione al caos, tanto che in pochi minuti tutto l’archivio cade nella
confusione e ogni animale rivela istinti e attitudini fino ad allora impensabili!
O almeno mai previste dalle regole dell’archivio…
“Lupi buon e tori con le ali” è la storia di come tendiamo a
ridurre tutto a degli stereotipi impoverendo di fatto le nostre possibilità in
termini di immaginazione ma anche in termini di risorse di vita. Ed è una
riflessione su come la nostra fatica a gestire l’imprevedibile può rivelarsi in
realtà molto dannosa non solo per chi è diverso, ma anche per noi stessi, perché
ognuno di noi potrebbe avere una natura imprevedibile nascosta da qualche parte
e quando questa natura non trova un canale per esprimersi, rimane di fatto
bloccata per sempre, generando una profonda malinconia, se non un fastidioso
senso di frustrazione.
Lo spettacolo sceglie un linguaggio misto che si ritaglia
momenti di teatro di figura (davvero notevole il lavoro di Rossana Maggi tanto
sulle illustrazioni quanto sui pupazzi) e di videoproiezioni; a reggere lo spettacolo
sono però soprattutto le due protagoniste, le ottime Giulia D’impero e Paola Palmieri,
in grado di dosare nella caratterizzazione dei rispettivi personaggi il giusto
grado di ironia e di malinconia.
Se è possibile che non tutti i messaggi veicolati dallo
spettacolo arriveranno al bambino (probabilmente il discorso sulle etichette
come sui generi è più rivolto ai genitori che ai loro figli), Lupi buoni e Tori
con le ali rimane comunque un prodotto gradevolissimo per i bambini, un
racconto in grado di divertirli e, quantomeno, di avvicinarli a temi importanti
come la diversità e la discriminazione.
LUPI BUONI E TORI CON LE ALI
Ideato e realizzato da ArteVOX Teatro con il sostegno del
Teatro del Buratto
di Anna Maini
regia Benedetta Frigerio
con Giulia D'Imperio e Paola Palmieri
scenografia, illustrazioni e pupazzi Rossana Maggi
costumi Claudia Botta e Rossana Maggi
realizzazione e consulenza video Michele Cremaschi
musiche e suoni originali Enrico Ballardini
voci registrate di Tommaso Banfi, Renata Coluccini,
Marta
Comerio, Dario De Falco, Franco Spadavecchia
direttore di produzione Marta Galli
Visto il 18/11/2018 presso il Teatro Munari di Milano
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