Qu4ttro. Campo Teatrale porta in scena il gioco dell'amicizia.
recensione di Felice Carlo Ferrara
Quattro persone, legate in passato da
una forte amicizia, si ritrovano dopo molti anni, allarmate dallo stato di
salute di uno di loro; questo, dopo un misterioso incidente, accusa una perdita
della memoria più recente, ritrovandosi così a vivere come fossero ancora gli
anni della loro giovinezza. Il gruppo decide di sottostare al gioco,
rispolverando ricordi e ricostruendo relazioni che andavano ormai
indebolendosi, e riportando infine alla luce anche quanto che si preferiva
dimenticare…
Gli anni giovanili sono spesso
caratterizzati dai rapporti di amicizia e dalla vita di gruppo. Cosa ne è di
queste relazioni nel tempo?
Lo scorrere degli anni porta
cambiamenti, le identità individuali maturano a scapito delle dinamiche di
gruppo e si creano distanze spaziali che si mutano facilmente in distanze
affettive. I legami, inevitabilmente, si allentano.
La nuova produzione di Campo Teatrale
analizza questi temi, focalizzandosi in particolare sul concetto chiave di
regola. Le regole sono le basi di ogni gioco di società e, in generale, i
principi che tengono unito ogni gruppo. Ecco dunque una compagnia di amici
descritta come un meccanismo regolato da norme precise e determinate. Regole
stabilite per la sussistenza stessa della collettività, regole per cementare i
membri in un gruppo che si vorrebbe solido e immutabile.
Le persone, tuttavia, non sono poi così
paragonabili alle pedine di un gioco, fisse e sempre uguali a se stesse. Il
cambiamento è un elemento imprescindibile dell’uomo. Ecco quindi che quelle regole,
se troppo rigide, possono danneggiare la maturazione dell'individuo fino a
condurre ad una drammatica degenerazione.
Qu4ttro è uno spettacolo costruito su un
crescendo drammatico particolarmente riuscito, in cui ogni personaggio risulta
perfettamente incastrato in un meccanismo lucido e ben ragionato.
Pregio maggiore del lavoro è certamente
la regia. Dopo l’elaborato La mia bara compratela all’Ikea, la compagnia
Campo Teatrale mostra ancora la sua vocazione alla sperimentazione sul
linguaggio, con uno spettacolo estremamente ricco di immagini e soluzioni
visive spesso sorprendenti.
Quattro è infatti un lavoro tutto
impostato sulla ricerca visiva, basato su una interazione degli attori sempre
diversa con gli elementi della scena –assi, architravi e cubi di legno
dall’estetica molto algida- e con un uso delle luci estremamente espressivo e
ricercato. Ne risulta una successione di quadri suggestivi e dal sapore
onirico, capaci di incorniciare in una atmosfera sospesa ed evocativa anche
dialoghi dal sapore quotidiano.
Regia dunque molto lodevole, ottimo
disegno luci e interpretazioni sincere.
Consigliato.
Qu4ttro
regia Donato Nubile, Marco Colombo
Bolla
drammaturgia Tobia Rossi, Donato Nubile, Marco Colombo Bolla
con Donato Nubile, Lara Tomasi, Marco Colombo Bolla, Marta Annoni
scene Lucia Rho e Luca Negri
produzione Campo Teatrale
drammaturgia Tobia Rossi, Donato Nubile, Marco Colombo Bolla
con Donato Nubile, Lara Tomasi, Marco Colombo Bolla, Marta Annoni
scene Lucia Rho e Luca Negri
produzione Campo Teatrale
Visto il 12/3/2016 presso Campo Teatrale
di Milano.
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