mercoledì 28 ottobre 2015

Mostri e paure addomesticate con il Teatro del Buratto

Il mio amico mostro: il Buratto ci insegna ad addomesticare le paure


recensione di Felice Carlo Ferrara


Cosa fare di tutte le paure che la notte, quando si spegne la luce, riempiono la cameretta, prendendo la forma di mostri di tutte le dimensioni? Possiamo soffocarle, facendoci forza e ripetendo a noi stessi che non esistono. Per un bambino, però, è forse più facile venire a patti con la propria paura che imporre un margine a una fantasia ancora tanto fervida.
Così la piccola Alice si mette alla prova ogni sera, non serrando gli occhi e costringendosi a dormire, ma mettendosi in relazione con le sue stesse suggestioni, divenendone infine amica. In un certo senso Alice addomestica i propri i mostri. Ed ogni volta è una nuova avventura, perché l'immaginazione infantile può creare ogni momento qualcosa di inaspettato: il comodino può trasformarsi in un mostro mangiatutto, i vestiti ammucchiarsi e inferocirsi come un drago, un disegno malriuscito prendere vita e rivendicare la propria dignità, una coperta rivelarsi una creatura sensibile e piagnucolona.



L'idea alla base di questa recente produzione del Buratto non sembrerà forse molto originale, ma alla regista Aurelia Pini non interessa creare qualcosa di innovativo, quanto avvicinarsi con cautela a un tema tanto noto quanto necessario nella formazione di un bambino e affrontarlo con la giusta delicatezza. E in questo l'operazione è di certo molto riuscita, perché per tutta la durata dello spettacolo (50 minuti) il pubblico dei più piccoli segue con vivo interesse a grande partecipazione, si eccita, prova qualche brivido e poi tira sospiri di sollievo, riconoscendosi evidentemente nella protagonista e nelle sue emozioni.



Come spesso accade nelle produzioni per bambini, anche qui la forza dello spettacolo sta più nell'apparato visivo che nella drammaturgia. Le poche e semplici battute proferite dalla piccola Alice o dalla voce fuori campo del padre, lasciano infatti largo spazio a momenti visivi spesso incantevoli, in cui può esternarsi l'arte migliore del Buratto. Così al centro della scena come dello spettacolo non è posta la bambina, ma il suo armadio che, aperte le ante, si rivela un piccolo teatrino (su nero!) nel teatro. E proprio lì dentro si svolgono le scene più magiche, con i vestiti che si animano in affascinanti pantomime o in deliziosi balletti.
E, in effetti, questi siparietti, uniti all'esilarante esibizione del mostro Piscialetto, varrebbero da soli la visione dello spettacolo!




IL MIO AMICO MOSTRO

Produzione: Teatro del Buratto
testo e regia Aurelia Pini
in scena Marialuisa Casatta, Nadia Milani, Matteo Moglianesi
scene Marco Muzzolon
disegno luci Marco Zennaro
pupazzi di Marialuisa Casatta, Elena Veggetti
direttore di produzione Franco Spadavecchia
Genere: pupazzi animati a vista, teatro su nero, teatro d’attore
età consigliata da 4 anni a 7 anni
durata 50’

visto il 25 ottobre 2015 a Milano preso il Teatro Menotti

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