DIVA di Sofie Krog:il palco e i suoi misteri
recensione
di Felice Ferrara
Le tende del sipario si aprono,
appare un volto femminile che schiude la sua bocca, il suo canto conquista la
platea e la donna si guadagna subito il titolo di diva. Quando però le tende
tornano a serrarsi, il teatrino si rivela una struttura girevole capace di svelare
allo sguardo anche stanze e luoghi altrimenti preclusi allo spettatore: un
camerino, il sottopalco, corridoi segreti e infine un cupo antro sotterraneo
dove si muove l’esatta antitesi dell'ammaliante diva: uno scienziato con
l'ossessione per la perfezione a cui aspira e da cui allo stesso tempo appare
fatalmente lontano. Al viso ammiccante della donna si contrappone quindi la faccia
grottesca e facile all’ira di questo personaggio segregato che pure vorrebbe
emergere prepotentemente; e se la bella cantante è assistita da un fedele e
devoto inserviente capace di morire per l'amore che le porta, lo scienziato sguinzaglia
invece un animaletto diabolico, astuto e riottoso, e, inevitabilmente, anche causa
di innumerevoli imprevisti.
Se per tanti aspetti la trama si
costruisce su cliché, attingendo soprattutto dall’universo dei cartoon, in
realtà nella giustapposizione di elementi così contrastanti si evoca qualcosa
di più profondo: l’artista dispiega al pubblico una facciata vicina al sublime,
ma dentro di lui si muovono piccoli demoni goffi e capricciosi, ben lontani
dall’illusione della perfezione cui si aspira attraverso l’arte. Questo
dualismo irrisolvibile è ben sottolineato nel finale, con lo scienziato che
vede fallire le sue aspirazioni e anzi degenera nel clownesco, e la diva che,
al contrario, arriva a conquistare uno status ontologico superiore.
A questa intrigante complessità
narrativa, si somma un notevole virtuosismo sotto l’aspetto dell’animazione. Le
innumerevoli figure che si muovono frenetiche in questo piccolo universo
delimitato dalle tende del teatrino, infatti, sono mosse da un’unica persona, Sofie
Krog, che arriva a controllare contemporaneamente persino luci e musiche.
Uno spettacolo quindi affascinante
e decisamente da non perdere per ammirare l’abilità della sua creatrice e
animatrice.
Visto sabato 26 ottobre presso il
Teatro Verdi di Milano, IF Festival
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